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Stoccolma è la prima città che tratto per il semplice motivo che l'ho appena visitata (sono tornato proprio ieri, dopo una rocambolesca avventura in aeroporto). A viaggio concluso posso dire di essere molto soddisfatto e sorpreso, soprattutto dopo la pessima pubblicità che mi avevano fatto a riguardo, della serie: "E' una città piuttosto spenta" oppure "In un paio d'ore hai già finito di visitarla". In ogni caso vi elencherò seguentemente le mie impressioni, nella lista delle 10 cose che mi hanno colpito maggiormente (in positivo e in negativo) della capitale svedese.
1. IL COSTO DELLA VITA: Per un italiano medio visitare Stoccolma è quasi impensabile, dato il costo della vita che è pari, all'incirca, al doppio del nostro. Un caffè o una bottiglietta d'acqua costano (in un bar del centro) dai 3 ai 5 euro. Un pranzo base, in un qualsiasi ristorante che non sia un fast food, costa all'incirca sui 25-30 euro (anche solamente un piatto di pasta e un bicchier d'acqua!). Ciò è proporzionato anche agli stipendi degli abitanti, dato che il salario base si aggira sui 2500 euro, ma, per esempio, un cameriere qualsiasi guadagna già sui 4000 euro. Perciò, se proprio volete visitarla, vi consiglio di gonfiarvi le tasche.
2. I GRANDI PARCHI. La città è piena di verde e di parchi, enormi e silenziosissimi, dove poter far jogging o rilassarsi. Addirittura, c'è un intero quartiere ecologico, ricco di alberi e giardini, che si chiama Hammerby. Ogni modo, appena qualche chilometro fuori dalla città, si trovano posti stupendi ed incontaminati, come le migliaia di isole che formano l'arcipelago circostante a Stoccolma.


3. IL SILENZIO. Noi italiani siamo molto rumorosi, e questo è un dato di fatto, una sorta di marchio di fabbrica. In Svezia, invece, le persone sono generalmente molto silenziose, tant'è che quando parlano tra di loro sembrano sussurrare. Passando per una via di Gamla Stan (il quartiere vecchio della città), piena di persone, come una normale via affollata di Roma o Milano, si sentiva a malapena di essere nella folla. Ed ecco che quando sentivo urlare e vociare, infatti, mi accorgevano che si stavano avvicinando italiani o spagnoli.
4.LE PERSONE. Eh sì, gli svedesi sono molto particolari. Riservati, piuttosto timidi e schivi. Tuttavia, sono molto accoglienti. Una cosa che però (e sono schietto nel dirlo) mi ha dato molto fastidio sono le facce seccate delle persone quando, per sbaglio, urtavo contro di loro per strada. Nemmeno il tempo di dire "I'm sorry" che mi fulminavano con lo sguardo, quasi a volermi ammazzare.
5. I DOLCI. Mangiare all'estero per un italiano è sempre piuttosto difficile (non per me fortunatamente), tuttavia il cibo tradizionale che ho avuto il piacere di assaggiare non mi è dispiaciuto per niente. Se nei primi e nei secondi piatti la tradizione culinaria svedese è abbastanza carente, nei dolci è assolutamente ricca e variegata. Tra i Lussekatter e  i Kanebulle (delle specie di brioche alla cannella) preferisco di gran lunga questi ultimi, con cui ho praticamente fatto colazione ogni mattina. Inoltre, ci sono molte botteghe piene di leccornie tradizionali, compresi altri tipi di dolci, come per esempio i Pepparkor, che non ho avuto la fortuna di mangiare in quanto natalizi.
6. LA QUANTITA' DI ISOLE E  I PALAZZI REALI. Ci sono circa 24.000 isole intorno a Stoccolma, alcune delle quali sono talmente piccole che ospitano una sola casa. Altrettanto in abbondanza sono i palazzi reali, tutti architettonicamente affascinanti: oltre a quello a Gamla Stan c'è Gripsholm, Drottningholm, Kalmar e Vastena. Ho visitato i primi quattro e quello che mi è piaciuto di più è senza dubbio Gripsholm.
                       (palazzo reale a Stoccolma, nel quartiere di Gamla Stan, la città vecchia)

7.SPORCIZIA. Dato che gli stranieri sono i primi a puntare il dito contro la nostra inciviltà (che è vero, talvolta supera i limiti, vedi Roma o Napoli o qualsiasi città italiana, le cui strade sono invase di cicche di sigaretta, cingomme e cartacce varie), credevo di trovare una città pulitissima. Invece, se pur non a livello delle nostre vie, le strade di Stoccolma erano piuttosto sporche, forse per colpa dei turisti. Cartacce, mozziconi. Addirittura in un parco cittadino ho trovato una piccola spiaggetta vicino al lago ricoperta di immondizia. Con ciò non dico che la città è stracolma di spazzatura, anzi, ma che non ha rispettato le mie aspettative di igiene.
8.L'INGLESE. Gli svedesi parlano l'inglese perfettamente, quasi a livello dei madrelingua. Ciò mi ha aiutato a migliorare ulteriormente l'apprendimento della lingua, ma mi ha fatto anche riflettere sul sistema educativo italiano. Perchè non investire di più su una seconda lingua?
9. L'ESCURSIONE TERMICA. Per stare a Stoccolma in estate bisogna utilizzare la cosiddetta tecnica del "vestirsi a cipolla". Al sole e' piuttosto caldo e si può stare in maglietta a maniche corte, all'ombra,invece, è necessario coprirsi. Inoltre, la sera ho girato sempre con il piumino invernale. L'estate equivale, più o meno, alla nostra primavera.Per quanto riguarda l'inverno, le temperature sono insostenibili, tant'è che il Baltico resta ghiacciato per circa sei mesi. Consiglio ai più freddolosi di visitarla d'estate.
10. LE DONNE. Le donne svedesi sono tra le più belle del mondo, così mi avevano detto, e mi pare pure di averlo letto in qualche articolo su internet. Volete sapere se è vero? Si, le ragazze sono piuttosto belle. È una bellezza particolare, nordica, molto affascinante. In ogni caso preferisco la bellezza mediterranea

Stoccolma: le 10 cose che mi hanno colpito maggiormente

Stoccolma è la prima città che tratto per il semplice motivo che l'ho appena visitata (sono tornato proprio ieri, dopo una rocambolesca avventura in aeroporto). A viaggio concluso posso dire di essere molto soddisfatto e sorpreso, soprattutto dopo la pessima pubblicità che mi avevano fatto a riguardo, della serie: "E' una città piuttosto spenta" oppure "In un paio d'ore hai già finito di visitarla". In ogni caso vi elencherò seguentemente le mie impressioni, nella lista delle 10 cose che mi hanno colpito maggiormente (in positivo e in negativo) della capitale svedese.
1. IL COSTO DELLA VITA: Per un italiano medio visitare Stoccolma è quasi impensabile, dato il costo della vita che è pari, all'incirca, al doppio del nostro. Un caffè o una bottiglietta d'acqua costano (in un bar del centro) dai 3 ai 5 euro. Un pranzo base, in un qualsiasi ristorante che non sia un fast food, costa all'incirca sui 25-30 euro (anche solamente un piatto di pasta e un bicchier d'acqua!). Ciò è proporzionato anche agli stipendi degli abitanti, dato che il salario base si aggira sui 2500 euro, ma, per esempio, un cameriere qualsiasi guadagna già sui 4000 euro. Perciò, se proprio volete visitarla, vi consiglio di gonfiarvi le tasche.
2. I GRANDI PARCHI. La città è piena di verde e di parchi, enormi e silenziosissimi, dove poter far jogging o rilassarsi. Addirittura, c'è un intero quartiere ecologico, ricco di alberi e giardini, che si chiama Hammerby. Ogni modo, appena qualche chilometro fuori dalla città, si trovano posti stupendi ed incontaminati, come le migliaia di isole che formano l'arcipelago circostante a Stoccolma.


3. IL SILENZIO. Noi italiani siamo molto rumorosi, e questo è un dato di fatto, una sorta di marchio di fabbrica. In Svezia, invece, le persone sono generalmente molto silenziose, tant'è che quando parlano tra di loro sembrano sussurrare. Passando per una via di Gamla Stan (il quartiere vecchio della città), piena di persone, come una normale via affollata di Roma o Milano, si sentiva a malapena di essere nella folla. Ed ecco che quando sentivo urlare e vociare, infatti, mi accorgevano che si stavano avvicinando italiani o spagnoli.
4.LE PERSONE. Eh sì, gli svedesi sono molto particolari. Riservati, piuttosto timidi e schivi. Tuttavia, sono molto accoglienti. Una cosa che però (e sono schietto nel dirlo) mi ha dato molto fastidio sono le facce seccate delle persone quando, per sbaglio, urtavo contro di loro per strada. Nemmeno il tempo di dire "I'm sorry" che mi fulminavano con lo sguardo, quasi a volermi ammazzare.
5. I DOLCI. Mangiare all'estero per un italiano è sempre piuttosto difficile (non per me fortunatamente), tuttavia il cibo tradizionale che ho avuto il piacere di assaggiare non mi è dispiaciuto per niente. Se nei primi e nei secondi piatti la tradizione culinaria svedese è abbastanza carente, nei dolci è assolutamente ricca e variegata. Tra i Lussekatter e  i Kanebulle (delle specie di brioche alla cannella) preferisco di gran lunga questi ultimi, con cui ho praticamente fatto colazione ogni mattina. Inoltre, ci sono molte botteghe piene di leccornie tradizionali, compresi altri tipi di dolci, come per esempio i Pepparkor, che non ho avuto la fortuna di mangiare in quanto natalizi.
6. LA QUANTITA' DI ISOLE E  I PALAZZI REALI. Ci sono circa 24.000 isole intorno a Stoccolma, alcune delle quali sono talmente piccole che ospitano una sola casa. Altrettanto in abbondanza sono i palazzi reali, tutti architettonicamente affascinanti: oltre a quello a Gamla Stan c'è Gripsholm, Drottningholm, Kalmar e Vastena. Ho visitato i primi quattro e quello che mi è piaciuto di più è senza dubbio Gripsholm.
                       (palazzo reale a Stoccolma, nel quartiere di Gamla Stan, la città vecchia)

7.SPORCIZIA. Dato che gli stranieri sono i primi a puntare il dito contro la nostra inciviltà (che è vero, talvolta supera i limiti, vedi Roma o Napoli o qualsiasi città italiana, le cui strade sono invase di cicche di sigaretta, cingomme e cartacce varie), credevo di trovare una città pulitissima. Invece, se pur non a livello delle nostre vie, le strade di Stoccolma erano piuttosto sporche, forse per colpa dei turisti. Cartacce, mozziconi. Addirittura in un parco cittadino ho trovato una piccola spiaggetta vicino al lago ricoperta di immondizia. Con ciò non dico che la città è stracolma di spazzatura, anzi, ma che non ha rispettato le mie aspettative di igiene.
8.L'INGLESE. Gli svedesi parlano l'inglese perfettamente, quasi a livello dei madrelingua. Ciò mi ha aiutato a migliorare ulteriormente l'apprendimento della lingua, ma mi ha fatto anche riflettere sul sistema educativo italiano. Perchè non investire di più su una seconda lingua?
9. L'ESCURSIONE TERMICA. Per stare a Stoccolma in estate bisogna utilizzare la cosiddetta tecnica del "vestirsi a cipolla". Al sole e' piuttosto caldo e si può stare in maglietta a maniche corte, all'ombra,invece, è necessario coprirsi. Inoltre, la sera ho girato sempre con il piumino invernale. L'estate equivale, più o meno, alla nostra primavera.Per quanto riguarda l'inverno, le temperature sono insostenibili, tant'è che il Baltico resta ghiacciato per circa sei mesi. Consiglio ai più freddolosi di visitarla d'estate.
10. LE DONNE. Le donne svedesi sono tra le più belle del mondo, così mi avevano detto, e mi pare pure di averlo letto in qualche articolo su internet. Volete sapere se è vero? Si, le ragazze sono piuttosto belle. È una bellezza particolare, nordica, molto affascinante. In ogni caso preferisco la bellezza mediterranea

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